L’epoca che si collega immediatamente alla città di Roma è senza dubbio quella classica, in particolare i fasti dell’impero romano che hanno lasciato testimonianze tangibili nella Capitale, ancora oggi visibili. Ma se vi addentrate nel cuore di Roma, alla ricerca di quelle tracce di Medioevo nascoste dal tempo, ritroverete i preziosi tesori di un’epoca ormai dimenticata. Un tempo in cui la stessa religione dava un senso più profondo alla vita degli uomini, e le chiese divenivano luoghi autentici di aggregazione, ricchi di simbologia, sacralità, mistero.
Un’epoca che ha segnato da una parte decadenza e abbandono-o meglio, reimpiego-degli spazi e degli edifici antichi, ma anche lo sviluppo dell’ingegno nella ricerca di nuove soluzioni architettoniche e monumentali: basti pensare ai campanili romanici che svettavano all’epoca nel panorama urbano, insieme alle torri e alle case-torri -più di trecento- di committenza signorile, oggi tutt’al più una cinquantina, sopravvissute al tempo isolate o inglobate in nuovi edifici.
A San Clemente potreste trovarvi disorientati di fronte a un vero e proprio recinto, limitazione concreta dello spazio sacro: una serie di lastre marmoree con motivi nastriformi, geometrici, la cui origine è da ricercare nella più antica basilica inferiore, celata allo sguardo. Ma spostandovi a Trastevere, il quartiere medievale più popoloso, non potrete ignorare le tracce di Medioevo nelle viuzze, nei negozi e botteghe artigianali, nella folla di romani e turisti che inondano le strade, ma soprattutto negli edifici di culto: Santa Maria in Trastevere, San Crisogono e la più antica e sotterranea basilica, e ancora Santa Cecilia, la piccola chiesa di San Benedetto in Piscinula e San Cosimato, tutti inseriti nel quartiere armonicamente, come fulcro delle piazze omonime, e non a caso da noi particolarmente apprezzate.
Un medioevo dunque non sempre visibile ad occhio nudo, spesso nascosto dalle sovrapposizioni delle epoche o celato sotto i nostri piedi, ma non per questo privo di fascino e quindi degno di avere il suo spazio d’onore nella storia della Città Eterna.